SLA: firmare con gli occhi, un riconoscimento di dignità

La notizia arriva dal Consiglio notarile di Milano che ha sostenuto la battaglia portata avanti da una coppia di Mestre.

Il Tribunale Civile di Venezia ha ammesso l'idoneità del puntatore, riconoscendo che le persone affette da SLA  - Sclerosi laterale amiotrofica - sono in grado di comunicare razionalmente attraverso un sintetizzatore che consente di tradurre gli impulsi oculari in parole scritte a video.
Il puntatore oculare viene quindi riconosciuto come uno strumento atto ad esprimere direttamente e con chiarezza la volontà dell'interessato, senza intervento di un interprete.

Questa conquista, oltre all'importanza a livello normativo, rappresenta un riconoscimento di dignità per tutti coloro che, pur nei limiti della malattia, sono capaci di intendere e di volere e hanno il diritto di sentirsi persone normali.

 

Per approfondimenti:
Federnotizie
ConsiglioNotarileVenezia.it

Redattoresociale.it